Viaggi Sicuri
06.05.2019

Intossicazione alimentare in viaggio: quanto costa e come evitarla

Nausea e diarrea sono i compagni più indesiderati di ogni viaggio, ma privarsi di assaggiare il cibo locale per paura di stare male sarebbe un vero peccato. Per non rischiare di rovinarti la vacanza con un’intossicazione alimentare basta seguire alcuni semplici accorgimenti!

Di seguito troverai 6 consigli per prevenire e trattare l’avvelenamento da cibo quando sei in viaggio (ricorda: questo articolo non sostituisce il consiglio del medico, che dovrai sempre consultare in caso di dubbi!).

1. Le precauzioni alimentari sono efficaci? 

Le probabilità di incorrere in problemi gastrointestinali in viaggio si ridurranno considerevolmente se si ricorre a cibi cotti ad alte temperature per annientare possibili batteri. Se riesci a superare la tentazione di mangiare cibo crudo come pesce, frutta o verdura, puoi ridurre le probabilità di contrarre un’intossicazione alimentare.  A seconda del paese che visiti, potresti essere a rischio di contrarre malattie trasmesse da alimenti e bevande come l’epatite A o l’epatite E, la febbre tifoide, la trichinosi, la tenia, le infestazioni da nematodi e le malattie da influenza intestinale, epatica e polmonare. Questi sono souvenir che di sicuro non vuoi portare a casa!

2. Riconosci i segnali di igiene alimentare 

Quando mangi al ristorante o per strada assicurati sempre che siano presenti:

–  Posate o bacchette per evitare di mangiare con le mani.

–  Coperture o protezioni per alimenti come pellicola trasparente o coperchi.

–  Ventilatori per tenere lontane le mosche.

–  Staff che indossi guanti e / o cuffie per capelli.

–  Lavandini con acqua e sapone per il personale (più comuni nei ristoranti che nelle bancarelle per strada).

3. Lavati sempre le mani prima dei pasti! 

Lavarsi le mani per 30 secondi riduce del 95% il numero di batteri, parassiti e virus acquisiti attraverso il contatto umano o da superfici o oggetti contaminati. Anche le salviettine antisettiche e i gel disinfettanti sono efficaci ma assicurati che il disinfettante contenga almeno il 60% di alcol. Cerca quindi di lavarti le mani prima di mangiare o per lo meno di usare un disinfettante!

4. Assicurati di bere acqua potabile 

L’acqua contaminata è la fonte più comune per procurarsi la famigerata diarrea del viaggiatore. Segui queste semplici regole per evitare una vacanza da incubo:

 -Se acquisti una qualsiasi bevanda in bottiglia, verifica che il sigillo sia intatto poiché le bevande in bottiglia (soprattutto l’acqua) potrebbero essere state riempite da fonti non pulite.

 -Non sei sicuro che l’acqua del rubinetto sia potabile? Se ti trovi in ​​un hotel, ostello o appartamento chiedi sempre conferma al personale della reception o al proprietario. In caso di dubbio, puoi portare l’acqua ad ebollizione per 60 secondi e poi lasciarla raffreddare (Nota bene: questo ucciderà solo i batteri ma non le sostanze chimiche, come ad esempio l’arsenico che si trova nei rubinetti).

-Naturalmente anche il ghiaccio è da evitare in quanto potrebbe essere stato fatto con acqua contaminata. Quindi altolà a granite e ghiaccio nei drink!

-Un filtro portatile per purificare la tua acqua potrebbe essere una buona idea

5. Frutta e verdura sì, ma con la buccia

Frutta e verdura possono rappresentare un rischio se sono state lavate in acqua contaminata o se hanno trattenuto alcuni batteri che possono provenire da terra, feci di animali o mani non pulite. Per questo è meglio prediligere frutta e verdura ancora con la buccia, che protegge l’interno da potenziali parassiti e batteri, da sbucciare e lavare prima di essere mangiata. Se si ha la possibilità di lavare la frutta/verdura si può anche mangiare quella senza buccia, ma in caso contrario meglio evitare!

6. Vacci piano con le porzioni! 

Se ci pensi è matematico: meno batteri hai nello stomaco, meglio è! Inoltre dai al tuo corpo l’opportunità di reagire se il cibo contaminato è in piccole quantità.  

Ci sono medicinali che posso mettere in valigia? 

È importante idratarsi dunque portati i sali minerali assieme al paracetamolo. Inoltre prima della partenza sarebbe bene consultare il tuo farmacista di fiducia che saprà indicarti cosa portare in viaggio. Se il problema persiste dopo 48 ore, è bene chiamare la propria assicurazione viaggio per ottenere assistenza e farti visitare da un medico locale.

Infine quello che forse non sai: quanto costa curarsi per gastroenterite all’estero?

L’intossicazione alimentare è la malattia più diffusa all’estero e purtroppo interessa fino al 60% dei viaggiatori… Ma quanto costa farsi curare lontano da casa? Dipende da dove ti trovi e dalla severità dell’intossicazione (ricovero o meno). Come assicurazione viaggio vediamo innumerevoli casi ma eccone tre recenti:

Ecuador  > € 390,00

Thailandia > € 2.600,00

Grecia >  € 260,00

Prima di partire ricordati dunque di acquistare l’assicurazione viaggio contro eventuali spese mediche urgenti e assistenza sanitaria. Viaggi Sicuri ha massimali fino a € 8 milioni per le Spese Mediche e paga direttamente i costi ospedalieri per importi superiori a € 300,00.

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